Il Canto Jazz e lo Scat

Una domanda che mi pongono spesso durante i Corsi di Canto Jazz è: quali sillabe posso usare nello scat? È uno scoglio su cui la maggior parte degli allievi si blocca, nell’esecuzione di un brano che prevede una parte di improvvisazione scat. Il perché penso che sia facile da intuire:

Siamo abituati a cantare le parole, dunque cantare sillabe senza senso ci mette a disagio perché scardina ogni logica, ci mette di fronte alla nostra parte più istintiva e difronte ad una grande libertà espressiva. Ma tanta libertà a volte fa paura! Non avere dei binari da seguire può farci smarrire facilmente la strada. E se stessi sbagliando? E se non fossi capace? Entrano così in gioco una serie di insicurezze.

Per quanto il Jazz sia libertà è altrettanto importante sapere come sfruttare questa libertà senza scadere nell’approssimazione per diventare competenti e riuscire ad esprimere ciò che vogliamo esprimere senza sforzo.

Nel Jazz non tutto si gioca sullo scat eppure per molti cantanti lo scat sembra il test finale per dimostrare se hanno davvero assorbito lo stile jazz.

E’ indubbio che lo scat richieda allenamento, senso critico, conoscenza delle scale e dell’armonia e soprattutto un ottimo orecchio musicale oltre che una discreta agilità vocale. Come ottenere tutto questo? Studiando, un passo alla volta!

È importante capire che le sillabe sono semplicemente un mezzo per raggiungere un fine. Hanno origine nell’atmosfera swing, negli accenti e nel ritmo della musica. E’ importante ascoltare il modo in cui gli strumentisti esprimono la musica e come noi cantanti vogliamo divenire strumento a servizio della musica. La scelta delle sillabe per lo scat è davvero personale, è legata alla nostra lingua di origine, alla sensazione che ci crea quel determinato suono.

Tra le sillabe più utilizzate ci sono bah-da-dwee-ya, du-bah-du-yah pensiamo a Satin Doll di Ella Fitzgerald in cui affida la prima parte della melodia solo a poche sillabe Du ru bu pu.

Laddove Nina Simone in Feeling Good predilige uno scat fatto sulla consonante M (mah meh mih moh).

Non esiste una regola ma esistono esercizi per allenarsi con lo scat!

Nel jazz ciò che rende grandi gli interpreti del passato è quella particolare abilità di usare la propria voce come uno strumento a servizio della musica. Pensiamo ad Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, Bobby McFerrin e Louis Armstrong. Solo citare questi nomi può spaventare soprattutto se si è appena iniziato un percorso musicale e non si ha molta esperienza nel jazz, o anche nel canto in generale.

Per questo l’ascolto attivo così come lo studio sono fondamentali e non possono essere ignorati, se si vuole diventare bravi nel canto jazz.

Per chi desidera apprendere la tecnica dello scat e allenarsi offriamo corsi online di Canto Jazz e Scat.

Qui di seguito un breve riassunto del contenuto delle lezioni online suddiviso in 5 Lezioni da due ore ciascuna:

Programma Canto Jazz Online in 5 Lezioni

 

Per info scrivi a: info@sonamoacademy.it

Sonamò Academy

Sonamò Academy è un centro di studi musicali e cantoterapia a Roma. Fondata dall'insegnante di canto e musicoterapeuta Giovanna Bussandri, la Sonamò Academy offre corsi professionali di canto, songwriting, formazione per insegnanti, musicoterapia, cantoterapia, masterclass di canto lirico, jazz e pop-rock. La Sonamò Academy collabora inoltre con numerosi partner italiani ed internazionali come il portale di divulgazione scientifica PsicoMusica.it, The SongLab.co.uk, la galleria d'arte Quadrarum Art Gallery, l'Accademia di Songwriting online Scriverecanzoni.com oltre a numerosi teatri a Roma.

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