In passato si riteneva che il feto non potesse utilizzare gli organi di senso nell’utero. Oggi grazie alle ricerche e alla tecnologia sappiamo che non è così. I primi organi di senso che il feto sviluppa sono il tatto e l’udito. Con questi il bambino interagisce nell’utero che (secondo la definizione di Paganotti e Caraffini) è un luogo sonoro!
L’apparato uditivo si sviluppa tra l’ottava e la decima settimana. In questo periodo la coclea (parte interna dell’orecchio) si sviluppa fino a divenire completa.
Musica e sviluppo
– 22 GIORNI: La coclea (parte interna dell’orecchio) inizia a mostrarsi.
– 4-5 MESI il feto è in grado di rispondere al suono e alla melodia. Sembrerebbe che il feto risponda agli stimoli musicali muovendosi o rilassandosi a seconda del tipo di ascolto musicale.
– 4-6 MESI si ritiene che il bambino sia consapevole del suono e delle vibrazioni.
– 6-9 MESI: le canzoni e le ninnananne dell’utero possono aiutare a creare un legame tra madre e figlio.
– In utero, il bambino sentirà e riconoscerà la voce della mamma.
Musica per il feto
Le canzoni e le ninnananna possono aiutare a creare un legame tra madre e figlio. La ricerca suggerisce che il momento migliore sono gli ultimi tre mesi di gravidanza, in particolare gli ultimi due in quanto il bambino è abbastanza maturo per inviare e ricevere segnali. L’atto del canto per il bambino appena nato è una peculiarità umana. Le mamme di tutto il mondo e di tutte le tribù di popolazioni ancora non civilizzate, cantano spontaneamente per i loro bambini una volta nati, per calmarli e farli addormentare. Ma non solo, molte mamme iniziano a cantare per i loro bambini prima che nascono accarezzandosi la pancia. C’è una tribù in Africa dove la data di nascita di un bambino non si conta dal giorno in cui è nato, e neanche dal giorno in cui è stato concepito, ma dal giorno in cui la madre ha pensato per la prima volta a lui. Quando la donna decide di avere un bambino va a sedersi sotto l’albero più grande del villaggio e lì comincia ad ascoltare. Ascolta ed impara la canzone del bambino. Dopo che ha ascoltato la canzone di suo figlio, comincia a cantarla. La canta al padre del bambino prima che facciano l’amore. La canta quando rimane incinta, durante la gravidanza e persino durante il travaglio. Infine la canta al bambino appena nato e poi la insegna al bambino che cresce, se il bambino cade, o si fa male, gli canteranno quella canzone. Quella canzone lo accompagnerà tutta la vita, durante il matrimonio la canzone di lui e di lei verranno cantate insieme. Quando verrà il giorno della sua morte, tutto il villaggio canterà per lui, per l’ultima volta la sua canzone.
Un’altra ricerca mostra che le donne in gravidanza sono più sensibili alla musica rispetto a quelle che non sono in gravidanza, esibendo un aumento della pressione del sangue in risposta.
Pertanto trascorrere alcuni minuti ogni giorno ascoltando musica rilassante può aiutare il bambino a calmarsi. Il feto è in grado di ascoltare sia i suoni interni nel grembo materno sia quelli esterni. Può sentire il battito cardiaco della madre, i rumori del respiro e i rumori dello stomaco e i rumori esterni. La voce della madre si colloca a metà tra un suono interno ed esterno per il feto. Il corpo della madre può essere paragonato ad una grossa cassa di risonanza.
Da qui nasce la musicoterapia prenatale. La musicoterapia prenatale è un programma di benessere progettato per promuovere il legame tra la madre e il bambino prima della nascita. Attraverso l’utilizzo di canzoni semplici, relax, immagini guidate, songwriting, ninna nanna e musica classica, la futura mamma imparerà una varietà di musiche e abilità che la aiuteranno a sentirsi più sicura nel suo nuovo ruolo, inclusa la musica per aiutare a calmare e rilassare il bambino una volta nato.
Per tutte le madri che hanno ricevuto una diagnosi prenatale, la musicoterapia è uno strumento di sostegno per aiutarla a elaborare i suoi sentimenti di dolore e ansia e concentrarsi sulle cose positive per affrontare il futuro. Questo servizio può aiutare i genitori ad abbracciare i loro nuovi ruoli e connettersi con il nascituro.
La Musicoterapia Prenatale offre l’opportunità per:
Ridurre e gestire i livelli di stress durante la gravidanza
Esprimere timori e preoccupazioni sulla diagnosi prenatale
Aumentare pensieri e sentimenti positivi verso il bambino
Legare con il bambino durante la gravidanza
MUSICA PER LE LORO ORECCHIE
Molti studi hanno dimostrato che, nel terzo trimestre, un bambino non ancora nato può riconoscere la voce della madre, la loro lingua madre e persino iniziare a ricordare i modelli di parole e le rime. Ha senso quindi che anche la musica abbia un impatto, ma l’ascolto della musica classica rende davvero un feto più intelligente?
L’effetto ‘Mozart’
Il concetto secondo cui ascoltare la musica classica direttamente sul pancione rendesse i nascituri più intelligenti, è divenuto popolare verso la fine degli anni ’90, dando vita a un mercato musicale che vendeva musica di potenziamento del cervello dei feti alle donne incinte. Ma la realtà è che non ci sono prove sufficienti per poter credere a questo effetto! La leggenda nasce dallo studio della psicologa Frances Rauscher che aveva trovato un collegamento tra QI più alti e l’ascolto di Mozart.
E’ un fatto però che: I bambini nell’utero mostrano un aumento dell’attività cerebrale quando esposti alla musica.
L’importanza della Voce della Mamma per il Bambino
Sono state condotte numerose ricerche sull’effetto della voce di una madre sul suo bambino non ancora nato. Quando una madre legge ad alta voce, la sua voce ha un effetto calmante sul nascituro o sul neonato, diminuendo la frequenza cardiaca. L’intonazione di una voce ha dimostrato di essere in grado di plasmare l’apprendimento uditivo, portando il neonato a riconoscere e a prediligere la voce della madre per calmarsi. E non solo la sua voce influisce sullo sviluppo del sistema uditivo del bambino, ma sorprendentemente, influisce anche sul suo sviluppo sociale ed emotivo.
La Musica e il Cervello
Nonostante la mancanza di prove che la musica classica renda i bambini più intelligenti, studi interessanti hanno dimostrato che la musica può avere un ruolo nello sviluppo del cervello prima della nascita. Una ricerca europea del 2013, ad esempio, ha dimostrato che l’esposizione di un bambino non nato alla musica ha un effetto a lungo termine sul suo cervello. E’ stato riscontrato che i neonati potevano ricordare una versione della Ninna Nanna suonata per loro quando ancora nell’utero rispondendo in modo diverso quando venivano sottoposti alla riproduzione di versioni alternative. Questi ricordi creati prima della nascita, durarono fino ai quattro mesi. Incredibilmente, altri studi hanno dimostrato che i bambini nascono con la capacità innata di riconoscere i battiti musicali, quindi essere dotati di senso ritmico. E ancora più importante, alcune ricerche suggeriscono che la musica rilassante possa incoraggiare i bambini prematuri a nutrirsi e potrebbe migliorare i loro segni vitali come la frequenza cardiaca e i livelli di saturazione di O29.
La Musica adatta
Nel terzo trimestre il tuo bambino sarà sicuramente in grado di ascoltare la musica che suoni. E mentre i suoni delicati, come le ninne nanne, sono progettati per essere rilassanti, i bambini non ancora nati sono spaventati da rumori molto forti o irregolari, e troppo rumore può essere stressante. Assicurati che il volume non sia troppo alto e che la tua scelta musicale sia abbastanza melodica.